Dopo l’intervento al seno si perde la sensibilità? Ecco cosa sapere.
Uno dei dubbi più comuni tra le donne che affrontano un intervento al seno, come una mastoplastica additiva, una mastopessi o una riduzione mammaria, riguarda la sensibilità del complesso areola-capezzolo. È normale perderla? È un effetto permanente? E se sì, si può prevenire?
Oggi per la nostra rubrica #AskMBN, rispondo alla domanda di Carla:
Buongiorno dott. Nava, è vero che, a seguito di un intervento di chirurgia estetica al seno, si può verificare una perdita di sensibilità nella zona trattata? Se sì, questa condizione è temporanea o permanente e come può essere gestita? Grazie, Carla.

Perché si può perdere sensibilità al capezzolo?
Durante un intervento al seno, soprattutto quando si interviene sul solco mammario o si effettuano spostamenti importanti del complesso areola-capezzolo, alcuni nervi sensitivi possono essere temporaneamente o definitivamente coinvolti. In particolare, il nervo perforante mediale centrale (ICAP) può essere reciso, influendo sulla sensibilità.
È una perdita permanente?
Non sempre. Il corpo umano ha una grande capacità di rigenerare i nervi e, nella maggior parte dei casi, la sensibilità si recupera nel tempo. I tempi variano: alcune pazienti la riacquisiscono dopo pochi mesi, altre dopo un anno. Tuttavia, nei casi di mastopessi o riduzione con sollevamenti superiori a 15 cm, il rischio di perdita permanente è più elevato.
È possibile ridurre il rischio?
Sì. Conoscere l’anatomia e pianificare con precisione le incisioni può ridurre il rischio di compromettere i nervi sensitivi. Ad esempio, optare per incisioni più laterali, quando possibile, può fare la differenza.
Per fare altre domande potete utilizzare il modulo a questa pagina.
Grazie.
A presto.
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